Un ricordo del Ven. Tulku Ghiatzo
Ricordo molto bene l’amore e la profonda compassione che il Ven. Tulku Ghiatzo manifestava verso tutti gli esseri: aveva sempre tempo ed energia per ascoltare tutti quelli che venivano al Centro per un consiglio o una richiesta, sia che fossero Buddhisti praticanti o no.
La prima volta che è venuto al Centro Ewam (doveva restare solo per gli insegnamenti di un fine settimana e invece rimase quindici giorni), nessuno di noi sapeva bene chi fosse. Ci era stato detto succintamente che era un Ghesce anziano e che era molto bravo. Non erano ancora i tempi di Internet, nessuno aveva mai visto una sua foto o letto la sua biografia, ma eravamo lo stesso molto eccitati.
A me dettero l’incarico di accompagnarlo per la benedizione delle case di chi lo chiedeva.
Pochi giorni prima che arrivasse al nostro Centro, feci un bellissimo sogno: eravamo sulla soglia di casa mia e lui, perché sapevo che era lui, spalancava la porta e mi faceva segno di entrare. Dentro c’era una luce di madreperla bellissima. Ho sempre pensato a questo sogno come una grande protezione.
Successivamente è diventato il nostro amato Maestro residente. Era sempre lì per noi, non ti negava mai una parola buona, una benedizione, un sorriso. Oltre che un Maestro per me era una persona di famiglia.
Un’altra cosa bellissima che ricordo: al vecchio Centro di via Giuliani, avevamo il problema dei topi, facevano il nido anche sotto il mobile dell’altare: un disastro! Cercavamo di allontanarli con tutti i metodi meno invasivi possibili, e un giorno ne era stato catturato uno, molto bruttino, in una gabbietta, l’abbiamo appoggiato sul pavimento della cucina prima di andarlo a liberare in campagna. In cucina c’erano Tulku Ghiatzo e il suo assistente, noi siamo andati a chiudere il gompa e quando siamo tornati c’era Tulku che delicatamente con molto amore imboccava il topo con del formaggio.
E’ stato un momento di commozione fortissima, avevamo compreso il suo profondo amore incondizionato per tutti gli esseri.
Ogni giorno caro Maestro prego per incontrarti di nuovo!
Biografia
Il Venerabile Tulku Gyatso Rinpoche era nato in Tibet nel 1932; fu riconosciuto come la reincarnazione di Kelsang Namgyal celebre lama del collegio monastico Dzadrel Kantsen. Divenuto monaco all’età di 13 anni, Tulku Gyatso studiò al monastero di Bum Ning fino a quando nel 1960 fu imprigionato dai cinesi e condannato ai lavori forzati per tre anni con la sola accusa di praticare il Dharma.
Rilasciato dopo 21 anni, nel 1982 si rifugiò in India presso il nuovo monastero di Sera Je, rifondato nel Karnataka, dove nel 1994 ottenne il titolo di Gheshe, maestro perfettamente qualificato nell’esposizione di Sutra e Tantra. Dopo aver perfezionato le sue conoscenze nelle 4 classi dei Tantra nel monastero di Ghiume, rientra a Sera je per proseguire l’insegnamento e trasmettere la sua esperienza di maestro spirituale, realizzando il desiderio del Dalai Lama.
E’ stato in Italia dal 2000 su indicazione di S.S. il Dalai Lama e Lama Zopa Rinpoche. Molto conosciuto per la sua capacità di spiegare i testi ed offrire efficaci consigli sulla pratica, la sua profonda gentilezza, umiltà e saggezza, hanno conquistato il cuore di numerosi discepoli in tutta Italia.