Con la celebrazione delle vacanze stagionali interrotte a causa della pandemia globale, abbiamo l’opportunità di riflettere sulle nostre usuali abitudini e attitudini in questo periodo dell’anno, e forse di cambiarle. Lama Yeshe ha parlato di come vedere il Natale in un discorso che diede agli studenti al Monastero di Kopan in Nepal, nel dicembre del 1972. Questa è la storia e il consiglio di Lama Yeshe in un estratto da “Big Love: The Life and Teachings of Lama Yeshe”:
Lama Yeshe provava grande apprezzamento per lo spirito del Natale ma non per il rampante consumismo e le aspettative materialistiche che spesso portava con sé.
Alcuni dei suoi studenti sperimentavano anche le difficoltà della separazione dalla tradizione cristiana con la quale erano cresciuti, quando stabilivano una connessione con la tradizione buddhista che avevano appena incontrato. Questa confusione sembrava destare alcuni sentimenti di avversione verso la propria eredità cristiana e il Natale pareva un momento ideale per parlare con loro di questi atteggiamenti scorretti.
Dai discorsi di Natale di Lama Yeshe:
Quando ci vediamo di nuovo alla vigilia di Natale per la celebrazione della santa nascita di Gesù, facciamolo in pace, con una buona vibrazione e una mente felice. Penso che sarebbe meraviglioso! Assistere alla celebrazione con una predisposizione arrabbiata sarebbe così triste. Vieni invece con una bella motivazione e tanto amore. Non discriminare, ma guarda tutto come un fiore d’oro, anche il tuo peggior nemico. Allora il Natale, che così spesso produce una mente agitata, diventerà così bello.
Quando cambi il tuo atteggiamento mentale, cambia anche la visione esterna. Questa è una vera svolta della mente. Non c’è dubbio su questo. Non sono speciale, ma ho avuto esperienza nel farlo e funziona. Siete così intelligenti che potete capire come la mente abbia questa capacità di cambiare se stessa e il proprio ambiente. Non c’è motivo per cui questo cambiamento non possa essere in meglio.
Alcuni di voi potrebbero pensare: “Oh, non voglio avere niente a che fare con Gesù, niente a che fare con la Bibbia”. Questa è un’attitudine molto arrabbiata ed emotiva da avere nei confronti della cristianità. Se avessi veramente capito, riconosceresti che ciò che Gesù ha detto era: “Amore!” È tanto semplice e profondo quanto questo. Quando hai il vero amore dentro di te, sono sicuro che ti sentirai molto più tranquillo di quanto tu ti senta ora.
Come pensi normalmente all’amore? Sii onesto. Ha sempre a che fare con la discriminazione, non è vero? Guardati semplicemente attorno in questa stanza e vedi se qualcuno qui sia oggetto del tuo amore. Perché discrimini così nettamente tra amici e nemici? Perché vedi tutta questa differenza tra te stesso e gli altri? Negli insegnamenti buddhisti, questo atteggiamento falsamente discriminatorio è chiamato dualismo. Gesù disse che questo atteggiamento è l’opposto del vero amore. Perciò, c’è qualcuno di noi che possieda il vero amore di cui parlava Gesù? Se non lo possediamo, non dovremmo criticare i suoi insegnamenti o pensare che siano irrilevanti per noi. Siamo noi quelli che hanno frainteso, magari conoscendo le parole dei suoi insegnamenti ma mai agendo in accordo con essi.
Ci sono molte belle parole nella Bibbia, ma non ricordo di aver mai letto che Gesù abbia mai detto che senza fare alcunché, senza preparare te stesso nel medesimo modo, lo Spirito Santo scenderà su di te – whoosh! Se non agisci nel modo in cui egli dice che dovresti agire, non c’è nessuno Spirito Santo esistente in nessun luogo per te.
Ciò che ho letto nella Bibbia ha le stesse connotazioni degli insegnamenti buddhisti su equilibrio, compassione e trasformazione del proprio attaccamento all’io in amore per gli altri. Potrebbe non essere immediatamente ovvio in che modo allenare la propria mente per sviluppare le questi atteggiamenti, ma è sicuramente possibile farlo. Solo il nostro egoismo e la nostra chiusura mentale ce lo impediscono.
Con le vere realizzazioni, la mente non è più egoisticamente interessata solo alla propria salvezza. Con il vero amore non ci si comporta più in modo dualistico, sentendosi molto attaccati ad alcune persone, distanti da altre e totalmente indifferenti al resto. È così semplice. Nella personalità ordinaria, la mente è sempre divisa contro se stessa, combattendo e disturbando sempre la propria pace.
Gli insegnamenti sull’amore sono molto pratici. Non mettere la religione da qualche parte nel cielo e sentire di essere bloccato qui sulla terra. Se le azioni del corpo, della parola e della mente sono in accordo con la gentilezza amorevole, allora diventi automaticamente una persona veramente religiosa. Essere religiosi non significa seguire determinati insegnamenti. Se ascolti gli insegnamenti e li interpreti male, di fatto sei l’opposto di religioso. Ed è solo perché non comprendi un certo tipo di insegnamento che abusi della religione.
La mancanza di una comprensione profonda porta a essere di parte. L’io pensa, “sono buddhista, perciò il cristianesimo deve essere tutto sbagliato”. Questo è veramente nocivo per i reali sentimenti religiosi. Non distruggi una religione con le bombe ma con l’odio. Soprattutto, distruggi la pace nella tua stessa mente. Non importa che tu esprima odio con le parole oppure no. Le parole non significano niente. Il mero pensiero d’odio automaticamente distrugge la tua pace. Similmente, il vero amore non dipende dall’espressione fisica. Dovresti realizzare tutto questo. Il vero amore è un sentimento profondo dentro di te. Non è solo questione di avere un sorriso sul tuo volto e di sembrare felice. Piuttosto, esso sorge dalla comprensione sentita della sofferenza di ogni altro essere vivente e si irraggia su tutti loro indiscriminatamente. Non favorisce pochi prescelti per poi escludere tutti gli altri. Questo è il vero amore.
Per i ragazzi del Centro Monte Everest [i giovani monaci del Solu Khumbu che si trovano a Kopan], questo era il primo Natale. Mummy Max ha fatto acquisti per loro allo spaccio, tornando con un albero di Natale, decorazioni in stile americano e un sacco di golosità al cioccolato. Si sono divertiti molto ad aiutarla a decorare l’albero, che è stato posto nel nuovo gompa.
In foto: Lama Zopa Rinpoce e Lama Yeshe in una tenda a Syangboche, Solu Khumbu, Nepal, 1972.
Foto di Lama Yeshe Wisdom Archive.