Serkong Tsenshap Rinpoche II
All’età di due anni, Tsenshab Serkong Rinpoche II (classe 1984) indicò la foto del Vice Tutore del XIV Dalai Lama recentemente scomparso e disse: “Sono io!”. Riconosciuto come la reincarnazione del precedente Tsenshab Serkong Rinpoche, il giovane tulku ricevette la sua formazione buddhista inizialmente presso il monastero di Ganden Jangtse, nell’India meridionale. Dopo aver deciso di continuare la sua pratica del Dharma come laico, ha completato la sua formazione presso l’Istituto di dialettica buddista di Dharamsala. Su consiglio del Dalai Lama, ha completato due anni di studio intensivo di lingua inglese in Canada e sta continuando la sua formazione di alti studi buddhisti.
“Ringraziamo di cuore Serkong Tsenshab Rinpoche per averci onorato della sua visita e dei suoi preziosi insegnamenti su “I tre aspetti principale del Sentiero” di Lama Tzong Khapa.
Rinpoche ha aspettato fino all’ultimo prima di comunicare il testo che avrebbe insegnato in modo da farci assaporare maggiormente la narrazione del testo.
E’ stato un insegnamento molto ispirante e profondo, il Maestro ha trattato per intero l’opera offrendo numerosi spunti di riflessione con un’esposizione estremamente efficace ricca di aneddoti e storie.
Il direttore Michele Cernuto ha invitato Rinpoche a tornare al più presto per poter continuare a beneficiare dei suoi preziosi insegnamenti. La precedente visita di Rinpoche risaliva al giugno 2016 quando conferendo gli insegnamenti su “La Lampada sul Sentiero per l’illuminazione” di Atisha, aveva ristabilito la connessione con l’Istituto avvenuta molti anni prima con la precedente reincarnazione.”
Istituto Lama Tzong Khapa 25/26 Aprile 2019
INTERVISTA A SERKONG TSENSHAP RINPOCHE II di Alexander Berzin
Per favore, presentati.
Il mio nome è Tsenciab Serkong Rinpoche, un titolo conferito da Sua Santità il Dalai Lama. Fui riconosciuto come la reincarnazione all’età di quasi tre anni e mezzo. Andai al monastero e studiai i vari testi.
Nacqui a Spiti in una grande famiglia – ho nove fratelli e sorelle. Sono il quarto. Ma non ho passato molto tempo con la mia famiglia o con i miei fratelli e sorelle, poiché ero nel monastero. Spiti è un posto piuttosto remoto, arido, e desertico. L’altitudine è piuttosto elevata. La cultura e la gente del luogo sono simili ai tibetani. E come i tibetani, siamo molto rispettosi l’uno dell’altro, e le persone hanno molto buon cuore. Ovviamente, molte persone hanno anche tanta fede cieca!
Sei stato riconosciuto come la reincarnazione di Serkong Rinpoche, un grande maestro. Senti di essere la stessa persona di prima?
Oh, questo è molto complicato da rispondere! In primo luogo, non ho mai incontrato il precedente. La forma è diversa, e anche la mente ha qualche differenza. Quindi generalmente, posso dire di non sentirmi come lui. Il modo in cui praticò, la quantità di devozione al guru che aveva – davvero lo ammiro quando sento parlare delle sue buone qualità.
Tuttavia, mi sento molto connesso alle responsabilità di Serkong Tsenciab Rinpoche di aiutare la gente. A volte penso, “Sia che io sia la reincarnazione o no, ho questa grande opportunità”. Quindi mi sento molto fortunato di avere questa opportunità.
Potresti parlare un po’ di più delle tue responsabilità?
Una delle cose più meravigliose che fece il precedente Serkong Rinpoche fu di servire Sua Santità il Dalai Lama. Inoltre, grazie alla sua compassione verso la gente dello Spiti, lui creò fortissime connessioni con loro, con i tibetani e con alcuni occidentali in Europa e in America.
Pertanto, ho lo stesso desiderio di servire Sua Santità. Ovviamente il compito è un po’ differente, poiché il mio predecessore era un maestro qualificato, e io non mi avvicino neanche lontanamente a questo. Ho ancora studi e pratiche da fare. Tuttavia, con la direzione di Sua Santità, farò del mio meglio per compiere qualunque cosa che lui desideri da me.
Inoltre, per continuare quello che il mio predecessore ha fatto prima di me, ci sono così tante persone che desiderano ricevere insegnamenti da me, e di instaurare connessioni karmiche con me. Quindi sento che dovrei fare questo per loro.
Hai passato la tua vita a studiare il Buddhismo. Se dovessi dare una buona ragione per fare questo, quale sarebbe?
Perché le persone dovrebbero studiare il Buddhismo? Questo è molto personale! Dipende dall’interesse di ciascuna persona. Sua Santità il Dalai Lama dice sempre che c’è la religione buddhista, la filosofia buddhista, e la scienza buddhista. Quindi ci sono molte cose differenti che possono aiutare persone differenti.
Per esempio, la compassione. I buddhisti ne parlano molto, ma praticare semplicemente la compassione non ti rende un buddhista. Ma, per generarla proprio bene, noi tutti possiamo studiare metodi buddhisti. Puoi migliorare la tua compassione in questo modo. Io non penso che ci sia qualcuno che non voglia migliorare la sua compassione, perché è una cosa talmente meravigliosa, no?
Una volta che cominci a sentire di voler scappare da ciò che chiamiamo samsara – tutta la nostra sofferenza e i problemi – allora la domanda che sorge è se uno dovrebbe realmente studiare di più. Ma in generale, ci sono molte grandi qualità che possiamo ottenere dallo studio del Buddhismo, senza il bisogno di diventare un buddhista.
Noti qualche differenza tra il praticare e l’applicare effettivamente tecniche buddhiste in Asia e in occidente? Gli occidentali hanno dei problemi specifici?
Io penso che ci sia un’enorme differenza. Ovviamente in Asia veniamo allevati nella tradizione, quindi i nostri genitori diranno, “Vai a fare qualche circumambulazione e recita Om Mani Padme Hum”, e noi lo facciamo automaticamente. Allo stesso tempo, le persone hanno effettivamente un’educazione molto limitata del Buddhismo. Pensano che “Questa è semplicemente la nostra tradizione, niente di più”.
Quando dò insegnamenti nello Spiti, tutti ascoltano con molta attenzione, e per qualunque cosa io dica, loro semplicemente annuiscono con la testa. Allora io rimango in attesa di qualche domanda su quello che ho detto, e normalmente non ce ne sono. Io penso che questo sia un po’ un problema. Se non ci sono dubbi, questo significa che non c’è davvero nessun interesse.
Non è così in occidente! Le persone vanno a sentire dei discorsi sul Buddhismo e ascoltano veramente i punti principali. Gli insegnamenti davvero toccano i loro cuori! Qualunque cosa io dica in occidente, le persone la analizzeranno e faranno domande, e ciò rende la fede molto più potente.
Ovviamente, la cultura tibetana sta cambiando totalmente grazie alla bontà e alla direzione di Sua Santità. Ma queste sono ancora le differenze principali che noto tra l’occidente e le società himalayane.
Qualche consiglio per meditazioni brevi per gente giovane in occidente?
Direi di pensare di più alla compassione e alla consapevolezza. Senza compassione, non abbiamo nulla. Abbiamo bisogno di compassione per noi stessi, e anche per gli altri.
Potete trovare l’intervista completa sul questo sito studybuddhism.com
Biografia di Kyabje Tsenshab Serkong Tugse Rinpoche
Kyabje Tsenshab Serkong Tugse Rinpoche è nato il 27 luglio 1914, nella zona di Loka in Tibet meridionale. Suo padre era uno dei maestri più importanti del secolo scorso, il grande Serkong Dorjee Chang.
Tsenshab Serkong Rinpoche ha studiato con maestri provenienti da tutte e quattro le principali tradizioni del buddhismo tibetano. E ‘stato membro dell’università monastica Ganden Jangtze, dove ha conseguito lil titolo di Geshe Lharampa dopo quattordici anni di studio. Ha poi trascorso nove anni nel collegio tantrico Gyume, dove dopo aver superato tutti gli esami ha ricoperto la carica di Maestro di disciplina, prima di essere nominato nel 1948 uno dei sette Tsenshab (assistenti spirituali) di Sua Santità il XIV Dalai Lama. Tsenshab Serkong Rinpocheha servito Sua Santità con questa qualifica per il resto della sua vita e ha impartito a Sua Santità molti lignaggi, iniziazioni e trasmissioni orali. Ha accompagnato Sua Santità in Cina nel 1954 e in esilio in India nel 1959.
In India, Tsenshab Serkong Rinpoche ulteriormente servito Sua Santità per aiutare a stabilire l’Ufficio per gli affari religiosi e culturali. Ha lavorato anche come uno dei principali consiglieri di Sua Santità, capo esecutore dei suoi riti religiosi personali, suo insegnante di conoscenze e competenze, come costruttore di mandala e il suo luogotenente spirituale per la comunicazione e realizzazioni delle sue politiche.
Come un maestro di sutra e tutte e quattro le classi di tantra, Tsenshab Serkong Rinpoche ha viaggiato molto in India e Nepal per dare insegnamenti e iniziazioni e aiutare i monasteri ri-iniziare i loro rituali. Ha fatto cinque viaggi a Spiti, dove, nella maniera di Atisha, ha riformato e rivitalizzato i monasteri e la tradizione buddhista di quella remota regione montana. Egli ha anche fatto due tour in Nord America e Europa.
Facendosi carico di tutti gli ostacoli al benessere ed opere di Sua Santità il Dalai Lama, Tsenshab Serkong Rinpoche è scomparso nel pieno controllo e secondo le sue intenzioni, alla maniera del Buddha Shakyamuni, il 20 agosto 1983 a Kyipar, Spiti, India . In sua memoria, Sua Santità ha elogiato il suo Maestro come un vero e proprio Ghesce Kadampa, qualcuno che è rimasto sempre umile nel senso più vero.